Romeo
e Giulietta dei “giorni nostri” potrebbero avere, con sostanziali
differenze e identici catastrofici risultati, le sembianze di
Toshiyuki Tanishi e Chiharu, i due
protagonisti di “Boys on the run”, rispettivamente venditore di
giocattoli e masturbatore incallito che non riesce a rapportarsi in
maniera sana e costruttiva con le donne e Chiharu timida collega di
lavoro infatuata del nostro goffo e allupato protagonista. Ma proprio
quando lo sbocciare dell'amore sembra alle porte, come nei più
classici film romantici, il nostro Tanishi commette il fatidico e
grossolano errore di tradirla dando vita a tutti gli effetti ad una
fiaba moderna in cui farà di tutto per riconquistarla. Emerge
chiaramente un quadro impietoso e sconcertante
sull'incapacità/difficoltà crescente di socializzare ed esprimere
emozioni in una società sempre più mediata dalla tecnologia in cui
la soggettività è relegata a funzione secondaria e in cui ciò che
conta è il fugace apparire.
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