mercoledì 25 gennaio 2012

Buddha Mountain - Guan yin shan



Dopo il successo riscosso nel 2007 con “Lost in Beijing”, la prolifica regista e sceneggiatrice cinese Li Yu ci delizia con la sua ultima fatica, intitolata “Buddha Mountain”, in cui si intrecciano, in tipico stile inarrituiano, le vite di quattro personaggi: Nan Feng, Ding Bo e Fei Zao, tre amici inseparabili che tentano di sbarcare il lunario tra divertimento e lavoro in una Pechino sempre più caotica; e la signora Chang a cui è morto recentemente un figlio in un incidente stradale. L'atipico gruppo incrocia la propria strada quando iniziano un improbabile convivenza nella casa di quest'ultima che darà vita ad un inevitabile scontro generazionale in cui emergeranno profondi e pregressi problemi familiari, rapporti tesi tra padri e figli e il marcato alone mai dissipato della morte che avvolge prepotentemente l'appartamento. Proprio da queste precarie condizioni nascerà una incredibile e profonda complicità tra i due gruppi che immancabilmente ricorderà il fondamentale rapporto genitori/figli di cui i quattro protagonisti erano da tempo privi.
A livello registico una prova convincente e di maturità che dimostra l'evoluzione compiuta dall'autrice cinese rispetto al film precedente in cui sembrava soggiogata dalla fugacità e dalla moltitudine di una Pechino perennemente in movimento. Una regia decisa che mette in ritmo un ottimo cast in cui emerge nuovamente la bravura dell'attrice feticcio Fan Bingbing.


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